Luge Tzarquel

lead, protect and giude

Il mio nome è conosciuto in ogni angolo della terra e viene sempre proferito con rigore e rispetto. Io sono Luge Tzarquel (Liug Zàrchel), leader supremo dello Stato-Mondo. Nato il 13 del mese di maggio, anno 2992, città natale ovviamente Nythra. Mio padre fa parte del consiglio presidenziale e prima di me ha detenuto il comando dell'intero pianeta. Il nostro sistema legislativo è elettivo sulla carta ma in realtà procede per dinastia. Mio padre ha scelto me per questo ruolo ed io cerco di renderlo fiero della sua scelta. Ancora no ho trovato una donna che mi accompagni e di conseguenza non sono padre, ciò significa che sarò io a scegliere il mio successore fra coloro che ritengo adeguati. Mia madre è anch'essa parte del consiglio, ma ha poteri ristretti rispetto a mio padre. Il potere sembra procedere per genere maschile. Saremo evoluti, ma ancora il mondo non è cambiato.

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Sono alto un metro e ottanta centimetri, la mia fisionomia è piazzata, ma n ulla di esagerato. Barba ed unghie sono sempre curate. Tengo molto alla mia forma nonostante debba sembrare normale per infondere fiducia nel genere Humanon. I capelli sono corti ed iniziano a diradarsi, gli occhi chiari. Vesto molto elegante quando mi mostro al pubblico e sul mio viso è sempre disegnata una figura di uomo autoritario ma comprensivo e dinamico, come spinto da una sorta di propensione alla modernità ed al cambiamento. Tutte illusioni. Sono invece un uomo composto e dal sangue freddo. Mi piace essere meticoloso nello svolgere i miei affari e non lascio quasi nulla al caso. Mi attornio di gente competente e che sa ciò che deve fare anche senza che io disponga ordini precisi. Ovviamente mi piace tenere il controllo della situazione in qualsiasi momento e non ammetto indiscrezioni ed errori dai miei sottoposti. La disciplina è una cosa indispensabile per la nostra società basata su principi morali solidi. Non c'è posto per la compassione e la benevolenza e ci vuole polso per mandare avanti una comunità così elevata. Non sono di certo stato io a mettere il mondo in questa condizione, contribuisco solo nel mantenerla stabile.

background

er comprendere come sono oggi è doveroso capire da dove vengo. La casa nella quale sono cresciuto si trova nell'upperworld di Nytra - così come quella dove abito attualmente - perchè è lì che vivono le persone come me. Mio padre mi ha insegnato ad essere come sono, un uomo rigoroso, un eloquente oratore ed uno spietato politico. Lo stretto regime dittatoriale con il quale teneva i suoi sottoposti, si rispecchiava anche nella vita di casa con moglie e figli. Fortunatamente ha avuto due maschi. Mio padre diceva sempre che le donne avevano bisogno di più disciplina rispetto agli uomini e che da sole non avrebbero saputo cosa fare. Era compito degli uomini guidarle e dare loro ordini precisi ed incitarle alla perfezione. Questo faceva in primis con mia madre alla quale non ha reso - e tuttora non rende - la vita facile. Io e mio fratello Thaja abbiamo frequentato le migliori scuole e siamo stati educato dai migliori professori. Posseggo infatti conoscenze in ogni disciplina e mi è stato concesso di conseguire più Lauree contemporaneamente. La conoscenza è essenziale per chi detiene il potere, così come l'ignoranza del popolo. A differenza del mio fratellino, io sono stato educato fin dalla nascita a diventare il prossimo governatore del pianeta. Nonostante le elezioni non avevo rivali, chi avrebbe mai votato contro il figlio del governante supremo? Mio fratello di certo non poteva essere una minaccia per me, non è nato per essere un leader e non lo sarà mai. L'ultimo atto di mio padre, prima che nel 3017 io prendessi il suo posto, fu dare il via al genocidio della razza Thandra, cosa che ancora adesso perseguo con ottimi risultati. Ad ogni modo non costituisco del tutto una continuità con il regime di mio padre. Dal momento della mia elezione ho iniziato subito a dare precise disposizioni per cambiare ciò che non condividevo. Anche se la sua figura ha ancora tantissimo potere nel consiglio, si è notevolmente indebolita a mio vantaggio e nonostante il rispetto che gli porto, ora sono io quello che detiene l'informazione pubblica nelle proprie mani e la dirige secondo il proprio volere per il bene della popolazione. Una posizione così alta ed esposta ai media deve affiancarsi ad una donna leale e che sappia stare al suo posto allo stesso modo di quanto ha saputo fare mia madre. Le donne si montano la testa quando vedono ricchezza e potere e per questo ho deciso di prendermi molto tempo prima di scegliere la donna che darà alla luce il mio successore. Per ora mi dedico anima e corpo alla politica! Assecondare le esigenze di tutti sarebbe un'utopia. Il compito mio e del consiglio è dunque rendere fecondo il centro del mondo, lasciando in disparte le periferie. Non è colpa mia se il mondo va così, ciò che per me è importante è solo farlo andare avanti. Se si deve sacrificare qualche pezzo di coda, non sono certo io ad impedire il processo. Posso sicuramente dire che una cosa che apprezzo è la capacità di adattarsi di alcune delle "parti di coda" che abbiamo da anni deciso di lasciare al proprio destino. Gli Skinbels hanno saputo ingegnarsi e trovare un modo alternativo alla morte. A fronte di questo sentimento - che però non mi fa certo perdere di vista il mio obiettivo - ho proposto l'utilizzo di questa razza per concludere affari della massima segretezza. "Se non puoi distruggere il tuo nemico, alleatici" diceva uno dei vecchi saggi che ho studiato nella mia giovinezza ed io in questa razza ho riconosciuto un nemico difficile da sconfiggere, ma che avrebbe giovato avere dalla nostra parte. L'unica cosa seccante del mio lavoro sono i discorsi di incoraggiamento e le assemblee popolari - detto tra noi, non servono ad altro che assicurarmi consenso in qualsiasi parte del mondo la si tenga - ripetendo con enfasi frasi vuote e già dette un milione di volte, tutto per mantenere pacifica la situazione. La parola "guerra" è un tabù - credo lo sia diventata dopo il 2600 all'incirca - e non si perseguono ideali di discriminazione razziale sulla carta. Ma dalla teoria alla pratica ci sono sempre enormi differenze, e ciò che accade nelle prigioni o viene dichiarato "bene pubblico" nessuno lo sa con certezza.

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