Eleah Torak

pure light shadows

Mi chiamo Eleah Torak (Elea Torak), ma tutti mi chiamano semplicemente Eleah. La seconda parte del mio nome è comune a tutta la mia famiglia e serve solo per distinguere la mia casata. Sono nata in una delle piccole isolette che circondano Goralon in Eurasica e li tutte le casate hanno un nome. Non avevo mai visto la città prima di intraprendere la carriera di ricercatrice. Sono sempre stata con la mia famiglia nella nostra casa sul mare. Abbiamo vissuto di pesca per generazioni. La nostra comunità era come casa per noi e sia io che i miei fratelli ci siamo sempre sentiti protetti e al sicuro nella nostra isola. Io sono la prima ad aver lasciato il nido per andare lontano. Mi manca molto, soprattutto la mia famiglia. Ma devo farmi forza e convincermi che dove sono ora potrò aiutare moltissime persone. Questo è ciò che voglio fare.

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I miei capelli sono chiari, così come la mia pelle ed i miei occhi. In famiglia siamo tutti così. Anche le mie tre sorelle ed i miei due fratelli hanno occhi chiari e biondi capelli. In città invece essere come me ti distingue dalla massa. La cosa non mi piace, preferisco confondermi. I miei occhi hanno una forma allungata, ma sono grandi e sempre attenti. Il mio naso tende verso l'alto, forse perchè da bambina mi incantavo a guardare le grosse nuvole in cielo - o almeno così dice sempre mia madre. Labbra morbide e rosate, mentre il collo lungo scende verso il mio corpo esile. Le mie forme sono ridotte e la mia figura risulta alta e slanciata, come uno stelo d'erba. Amo il profumo dell'erba quando soffia il vento. La gente mi fa i complimenti per il mio aspetto, io dico sempre Grazie, ma non è certo merito mio se sono così. Sono quieta e mi piace ascoltare. Mi è stato insegnato a non contraddire chi è più saggio di me e ad obbedire sempre. Se ho bisogno di qualcosa e non riesco a fare da sola, chiedere aiuto non è segno di debolezza. Così come aiutare chi ha bisogno è un dovere, oltre che un piacere. Non sono vanitosa e cerco di rispettare tutte le regole. Ma nella solitudine della mia stanza a volte mi lascio andare ai pensieri ed alla malinconia che mi prendere pensando a quanto la città sia diversa da casa mia. Forse un po' mi trasformo, torno la ragazzina di campagna spensierata e lascio la docile cittadina fuori dalla porta.

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ono sempre stata una ragazzina piuttosto curiosa. Mi fissavo a guardare il cielo per ore, sdraiata sul prato. La maggior parte delle volte però mi toccava stare in casa per colpa del clima rigido delle nostre zone. Ma questo non mi impediva di osservare il mondo. I miei occhi erano come ipnotizzati dalla bellezza del creato ed erano assetati di vita. Ho sempre assillato tutti con le mie domande e la mia voglia di provare e sperimentare tutto. Molte volte ho provato sulla mia pelle quanto il mondo, oltre ad essere meraviglioso, possa essere anche pericoloso. Ma senza il rischio, non ci sarebbe il piacere della scoperta.
Ho sempre studiato molto. Mi piace leggere ed imparare. Forse era l'unico momento in cui stavo ferma. Per questo i miei genitori hanno investito molto nella mia istruzione. Con i miei due fratelli non c'è stato proprio verso. Nessuno dei due, ne Reycos (il più grande) ne Zuya (il più piccolo), era interessato a qualcosa che non prevedesse lo sporcarsi. Le mie tre sorelle invece hanno caratteri completamente diversi. Kala, la maggiore di tutti ha un carattere piuttosto forte, le piace comandare e non si fa mai mettere i piedi in testa. Difficile farle fare qualcosa che non vuole fare. Urah, la mezzana è l'esatto contrario, mite e remissiva. Geoya invece è troppo indecisa per scegliere cosa fare nella vita e lascia che decidano tutto gli altri. Io sono il perfetto connubio fra tutti loro. Dolce e sorridente, amante della scoperta e decisa ad andare fino in fondo. Non appena ho avuto l'occasione di seguire il mio istinto, ho fatto le valigie e sono partita verso la città.
Sono entrata in un gruppo di ricercatori con sede in svariati punti del globo. Spostarmi è sempre un po' traumatico. Non faccio in tempo ad abituarmi ad un posto che mi cambiano gruppo e sede. Ma è solo l'inizio. Una volta che avrò imparato ciò che devo, entrerò a far parte di una task force predefinita e allora si che potrò finalmente fare ricerca. Ora posso solo guardare e prendere appunti. Fortuna che mi piace ascoltare.

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